Last: The Story of a White Rhino
Last: The Story of a White Rhino (2020) scritto e illustrato da Nicola Davies si basa su fatti realmente accaduti, e racconta la storia di un rinoceronte bianco in via d’estinzione che venne portato via dalla sua terra e trattenuto in uno zoo, al fine di cercare di salvare la sua specie. Nell’albo viene raccontata la storia dell’animale attraverso le sue sensazioni e stati d’animo che sono legati ai momenti passati nella natura selvaggia e allo zoo. Il racconto si conclude con la liberazione del rinoceronte e il ritorno al luogo da cui era stato prelevato, dove incontra un rinoceronte femmina con la quale avrà dei cuccioli in modo che la specie non si estingua.
L’albo consente ai bambini e alle bambine di comprendere in modo semplice ma efficace il concetto di specie in via di estinzione e mette in luce la necessità di tutelare gli animali, analizzando le possibili conseguenze delle scelte fatte dall’essere umano. Esso favorisce l’avvio di una riflessione sull’argomento, mediante la creazione di una reale empatia nei confronti degli animali, necessaria per affrontare tematiche di questo genere. Le illustrazioni sono in grado di trasmettere sensazioni ed emozioni, sia mediante le espressioni dei personaggi che mediante l’utilizzo dei colori. Nel rappresentare lo zoo, infatti, l’autrice e illustratrice utilizza il colore grigio, trasmettendo così tristezza e malinconia, mentre nel rappresentare la natura selvaggia utilizza colori sgargianti, che trasmettono gioia. In questo modo i bambini e le bambine sono aiutati a comprendere la narrazione e a sviluppare una reale empatia nei confronti di ciò che sta accadendo. Il testo e le illustrazioni si combinano espandendosi, offrendo così diversi spunti di riflessione che possono essere approfonditi, ma venendo al tempo stesso incontro ai bambini e alle bambine nella comprensione linguistica. Infine, va segnalato come il testo sia scritto in prima persona, riuscendo così a creare un filo di ascolto diretto con chi legge o ascolta la narrazione e generando un legame più emotivamente significativo tra voce narrante e pubblico.